Il libro contiene la traduzione dei testi di una scuola dell’arte marziale giapponese del tiro con l’arco, il kyudō, la Heki Toryū, detta anche Heki Ryū Insai ha. Questa scuola ha conservato il suo sapere attraverso alcuni testi rimasti a lungo segreti, secondo una modalità tipica delle scuole tradizionali di arti marziali in Giappone, fino ai giorni nostri. I maestri che si sono succeduti alla guida della scuola hanno tramandato attraverso le generazioni questi testi e la relativa tradizione orale, che sola può rendere intelligibili degli scritti criptici redatti in modo da sviare coloro che fossero giunti illegittimamente in loro possesso. Sul finire del secolo scorso il maestro della scuola, il prof. Inagaki Genshiro, ha però pensato che fosse ormai giunto il momento della loro pubblicazione anche fuori del Giappone. In anni recenti l’attuale maestro della Heki Toryū, il prof. Mori Toshio titolare della cattedra di kyudō dell’Università di Tsukuba, ha incaricato il curatore di provvedere ad una loro pubblicazione in Italia. E’ importante sottolineare come l’Università di Tsukuba sia l’unico luogo in Giappone dove gli studenti della facoltà che noi chiameremmo di “Educazione fisica” si possono laureare in kyudō e frequentare dei master di universitari di approfondimento, e non solo praticare questa arte marziale, e come la ricerca intorno al mondo del tiro con l’arco tradizionale avvenga, grazie al prof. Inagaki prima ed ora del prof. Mori, seguendo criteri scientifici sia nell’ambito dello studio della tecnica di tiro che nell’ambito dello studio storico.
Si tratta prima di tutto di una breve raccolta di poesie del fondatore della scuola, Heki Danjō Masatsugu, risalenti al XV secolo, contenenti più che altro insegnamenti circa lo spirito e l’etica dell’arte del tiro con l’arco, intitolata “Hika” cioè le “poesie segrete”.
Un secondo testo è sempre una raccolta di poesie, questa risalente al XVI secolo ad opera del maestro Insai; una raccolta più vasta e riguardante in particolar modo il metodo d’insegnamento e tutto ciò che concerne il rapporto maestro-allievo, il cui titolo è ‘Mugonka’, che si può tradurre in un paio di modi “il poema senza parole” o “il poema sul nulla”.
Un terzo testo è di carattere più tecnico, soprattutto nei primi 28 punti pubblicati nel libro, anche se contiene diversi spunti sull’etica delle arti marziali e sullo spirito della loro pratica, il suo titolo è ‘Insai ha Yumi Mokuroku Rokukujū Kajō’.
Per quanto riguarda i punti del ‘Mokuroku’ che vanno dal 29 al 60 e che non sono compresi in questo libro è già pronta una traduzione in italiano con i commenti del prof. Kurosu Ken dell’Università del Tohoku che verrà pubblicata a breve.
Inoltre il libro contiene un breve saggio introduttivo che, tradotto in inglese, è stato corretto minuziosamente dal prof. Mori stesso. Questa introduzione contiene una breve storia della scuola Heki e del kyudō, e delle note sull’attrezzatura dell’arcieria giapponese e sulla tecnica di tiro.
La pubblicazione di questi testi rappresenta un’occasione unica per avere una testimonianza originaria della cultura autentica del bushidō, troppo spesso conosciuta solo attraverso scritti che fanno appello a fonti di seconda o terza mano … o peggio. Essendo estremamente rare le pubblicazioni integrali di testi segreti risalenti al Medioevo giapponese delle scuole di arti marziali, e ancora più rari i commenti all’altezza di rivelarne gli autentici significati, si può affermare che si tratta di un libro di particolare significato per chi è appassionato delle arti marziali giapponesi e della loro cultura.